2018 Comunicati  29 / 01 / 2018

Siria: dall’Occidente arrivano armi “umanitarie”

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 11/18 del 29 gennaio 2018, San Francesco di Salesb7be6150-8316-4bbe-8367-a092243643fb-1

Siria: dall’Occidente arrivano armi “umanitarie”

 SIRIA – A Damasco, con i convogli umanitari per Ghouta viaggiano le armi

A proposito degli aiuti umanitari che le agenzie umanitarie ed i governi occidentali vorrebbero che transitassero senza alcuna limitazione, restrizione o controllo, è significativo sapere che spesso con gli aiuti umanitari vengono introdotte armi che  prolungano il conflitto, aumentando la sofferenza, la distruzione e la morte di civili inermi.

Nel filmato che segue, viene mostrato che insieme ai viveri nel convoglio umanitario destinato a Gouta (Damasco) il 21 di gennaio 2018, viaggiava una grande quantità di armi, droga, denaro e missili (nel filmato si notano anche armi americane). Gli aiuti ‘umanitari’  provenivano dalla Giordania e sono state rinvenute durante i controlli. Anche in altre occasioni sono state rinvenute armi insieme ad aiuti umanitari.

Il 21 gennaio, i media siriani hanno riferito e mostrato la spedizione di un carico di armi  sequestrate mentre erano destinate ai terroristi di Hay’at Tahrir al–Sham (al Qaeda ) e loro alleati a Gouta (Damasco).

https://www.youtube.com/watch?v=aHOAMoBmu64

Qui di seguito, in un altro video (2015), Euronews mostra un altro caso in cui insieme agli aiuti umaniatri viaggiavano armi.

Ogni volta l’esercito siriano consegue vittorie contro le milizie appartenenti ad al Qaeda e supportate dal Free Syrian Army, parte la solita campagna umanitaria con il fine di mobilitare la Comunità Internazionale o meglio per fuorviare la pubblica opinione e stabilire così un consenso che giustifichi i governi ad una maggiore ostilità verso la Siria.

Nello stesso tempo, le forze proxy che operano in Siria per gli interessi stranieri , sistematicamente cominciano a bombardare le città siriane, mietendo vittime civili. Negli ultimi giorni è successo sia ad Aleppo che a Damasco. In simili circostanze, siccome gli attacchi sono stati iniziativa dei miliziani jihadisti sarebbe logico che il dito accusatore si fosse levato verso gli antigovernativi ma non è stato così.

Invece, ancora oggi si sta ripetendo ciò che è successo precedentemente:  i media  proprio nei momenti in cui maggiori sono le vittime civili per il lancio indiscriminato dei ribelli, chiedono “ma il mondo che fa sta a guardare?” , oppure “ma che fa la Comunità Internazionale”. E’ a questo punto che parte il coro dei giornali assoldati dai governi e delle comunità politiche pseudo-religiose, certamente in mala fede.

Ebbene ciò che viene operato, è il ribaltamento della realtà. In Siria sta avvenendo da anni e sebbene molte menzogne sono state smascherate , in questi giorni vengono riproposte e nessuna reazione si leva dalla politica e dalla società civile.