2013 Comunicati  29 / 05 / 2013

Rassegna stampa del 29.05.2013

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 53/13 del 29 maggio 2013, Santa Maria Maddalena de’ Pazzi

Rassegna stampa del 29.05.2013 (i titoli sono redazionali)

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REPETITA IUVANT: La moltiplicazione degli errori di Bergoglio
Un’affermazione di Bergoglio di incredibile gravità è passata sotto silenzio: la rendiamo pubblica e aspettiamo la risposta di chi preferisce arrampicarsi sugli specchi invece di testimoniare la verità.
– Secondo i Vangeli, Cristo ha più volte sfamato migliaia di persone con pochi pani e pesci. Per Bergoglio non si trattò di una moltiplicazione. Si trattò almeno di un miracolo, naturalmente inspiegabile? Bergoglio si guarda dall’affermarlo. Resta la spiegazione dell’esegeta modernista scomunicato Loisy: “Per il Loisy la moltiplicazione dei pani è una allegoria mistica (benché sia riportata anche da tutti e tre i Sinottici) e simboleggia la stessa dottrina del successivo discorso di Gesù sul pane vivo; ma né la moltiplicazione né il discorso sono realtà storiche” (Giuseppe Ricciotti, Vita di Gesù Cristo, n. 372).
– Jorge M. Bergoglio, 17 maggio 2013, Città in Vaticano: “(…) In particolare in quello dei pani e dei pesci, i quali “non si moltiplicarono” – ha spiegato – ma “semplicemente non finirono, come non finì la farina e l’olio della vedova. Quando uno dice ‘moltiplicare’ può confondersi e credere che faccia una magia… No, semplicemente è la grandezza di Dio e dell’amore che ha messo nel nostro cuore, che, se vogliamo, quello che possediamo non termina (…)”. http://www.zenit.org/it/articles/papa-francesco-si-vendano-le-chiese-per-dare-da-mangiare-ai-piu-poveri
– Proposizione n. 14 condannata dal Sant’Uffizio col decreto Lamentabili del 7 luglio 1907: “Gli Evangelisti riferirono in molte narrazioni non tanto ciò che effettivamente accadde, quanto ciò che essi ritennero maggiormente utile ai lettori, ancorché falso”.

Armenofobia
8/5/2013 – “Siete diventati troppo numerosi”. Assalto a fuoco a Istanbul contro i cristiani armeni – Tre uomini non identificati hanno sparato sette colpi di arma da fuoco davanti alla chiesa armena ortodossa Surp Hovhannes a Istanbul, creando il panico tra i fedeli. Tre uomini non identificati hanno sparato sette colpi di arma da fuoco davanti alla chiesa armena ortodossa Surp Hovhannes a Istanbul, creando il panico tra i fedeli. L’attacco è avvenuto domenica scorsa alle 12.30, mentre i cristiani erano riuniti in chiesa per celebrare la Pasqua. «Siete diventati troppo numerosi» avrebbero gridato gli uomini prima di sparare, secondo il patriarca armeno ortodosso di Istanbul Aram Atseyan, il quale ha rivelato che lo stesso giorno un cristiano è stato assalito davanti alla chiesa di un quartiere vicino. «Questi attacchi hanno come obiettivo quello di spaventare la nostra comunità cristiana e quelle delle altre minoranze». Gli ultimi attacchi arrivano appena una settimana dopo quelli avvenuti in altre chiese. Il 27 aprile scorso un gruppo di 40 persone ha preso di mira la chiesa evangelica Nuovo Spirito, che doveva aprire in un quartiere a ovest di Istanbul, «gettando pietre e spaccando i vetri ma non sono riusciti ad entrare», riporta un comunicato delle chiese protestanti della Turchia. Il 28 aprile scorso, la stessa sorte è toccata alla chiesa greca-ortodossa Ayois Ionis, vandalizzata da un gruppo di giovani turchi. In Turchia ci sono circa 51.870 cristiani su una popolazione di oltre 70 milioni di abitanti. Ancora oggi i cristiani sono spesso apostrofati con il termine “javur”, [infedeli], e considerati alla stregua di «stranieri che introducono costumi occidentali, nocivi all’integrità dell’Islam, e che fanno proseliti soprattutto tra i giovani». La Turchia si sta sempre di più radicalizzando con la svolta islamista del premier Erdogan. Oltre al recente divieto per le hostess della compagnia aerea Turkish Airlines di usare il rossetto e lo smalto, fa discutere la proposta allo studio di una commissione parlamentare di trasformare di nuovo la Cattedrale di Santa Sofia, oggi museo, in una moschea.
Comunità Armena

Casalingofobia
16/5/2013 – ”L’Italia è tappezzata di manifesti con donne discinte e ammiccanti. Tutto si vende attraverso il corpo delle donne. In tv i modelli sono quelli della casalinga o della donna seminuda. Da lì alla violenza, il passo è breve”. Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, ad un convegno a Roma sulla violenza sulle donne.
Ansa

Paesi Bassi sempre più in basso
22/5/2013 – Venerdì scorso in Olanda è stata riconosciuto ufficialmente il primo caso di poligamia “legale” in Europa. Victor de Brujin (46 anni) ha sposato sia Bianca (31 ani) che Mirjan (35 anni) in una cerimonia davanti a un notaio che ha registrato la loro unione civile. Ne da’ notizia il “Brussels Journal”. “Amo sia Bianca che Mirjam, così le sposo tutte e due” ha detto Victor. Era sposato già con Bianca; due anni e mezzo fa hanno incontrato Mirjam Geven grazie a una chat box su Internet. Due mesi più tardi Mirjam ha lasciato suo marito per andare a vivere con Victor r Bianca. “Un matrimonio fra tre persone non è possibile in Olanda, ma un’unione civile sì. Siamo andati dal notaio, vestiti da sposi, e abbiamo scambiato gli anelli. Pensiamo che questo sia solo un normale matrimonio”. Olanda e Belgio sono stati i primi Paesi a dare pieni diritti di matrimonio agli omosessuali, aprendo così la strada a forme legali diverse dal matrimonio fra un uomo e una donna.
La Stampa

All’Ikea inversione di tendenza
22/5/2013 – “Ikea non licenzia causa crisi. Non è successo nemmeno l’anno scorso, quando in effetti c’è stata una flessione del fatturato. Piuttosto, per garantire il livello occupazionale, Ikea ha escogitato nuove formule. Ad esempio? I trasferimenti su base volontaria. Oppure le formule part-time con la possibilità di fare un tot di mesi a tempo praticamente pieno e un tot di mesi a zero ore. (…) Novità di questi giorni per i dipendenti l’estensione dei benefit già previsti per le convivenze matrimoniali anche alle coppie di fatto (che si tratti di gay, lesbiche, bisessuali o transessuali non fa differenza).
Romagna Noi

Gli aperirom andranno a ruba?
23/5/2013 – Milano è città di stilisti. E anche se la settimana della moda è passata da un pezzo, c’è sempre l’occasione per far debuttare un giovane emergente, magari un futuro Armani. O, nel caso di oggi, per dare spazio a qualcosa di ancora più inaspettato, una sfilata di «ostumi e creazioni di moda rom. Con l’unica differenza che a investire nell’iniziativa non è un’azienda in cerca del nuovo Valentino, ma un’agenzia governativa dipendente dai Ministeri per le Pari opportunità e per l’Integrazione. L’Ufficio nazionale anti discriminazione razziale (Unar) ha finanziato la data, ultima di cinque tenutesi tra la seconda metà dello scorso anno e l’inizio del 2013, per sensibilizzare e combattere i pregiudizi e gli stereotipi nei confronti dei rom e sinti e camminanti», con la campagna Dosta!, termine romanes che significa Basta. Un’intera giornata, patrocinata dalla Commissione europea e anche dalla giunta arancione di Giuliano Pisapia, dedicata alla cultura di un popolo che in Italia conta 140mila persone. Le iniziative previste comprendono un dibattito, la proiezione del docufilm Miracolo alla Scala, un aperirom, un concerto e una sfilata di moda con costumi rom e macedoni. L’idea dell’Unar, nata nel 2011 e concretizzatasi durante il 2012, quando nei Ministeri di competenza sedevano Elsa Fornero e Andrea Riccardi, è nata con l’intenzione di favorire l’integrazione aumentando il livello di conoscenza della cultura rom e sinti da parte della cittadinanza. (…)
Libero

Gay scout
24/5/2013 – Storica svolta negli Usa: i ragazzi apertamente gay potranno fare gli scout. Dopo anni di dibattito, i Boy Scout d’America (BSA) hanno deciso di eliminare il bando che finora impediva a chi era apertamente omosessuale di farne parte. Una decisione difficile, presa dai circa 1.400 delegati riuniti nel Congresso nazionale di Grapevine, in Texas.
Ansa

Maledetta primavera
28/5/2013 – Primavera araba è un nome sbagliato, non è stata una primavera, ma un oceanico spargimento di sangue. Molti sono stati i morti ma quelli che perdono di più sono i cristiani…». Elias Chacour, arcivescovo di Akka, San Giovanni d’Acri, e Tolemaide dei Greco-Melkiti è il capo della più grande comunità di arabi cristiani cattolici in Israele, che conta 80mila fedeli, 32 parrocchie e 28 sacerdoti. (…) «Non so perché la “primavera” araba, che non è stata una primavera perché io non ho visto crescere il verde e i frutti, abbia provocato così tanti morti. Il vescovo caldeo negli Stati Uniti orientali, Ibrahim Ibrahim, mi ha detto che i 4000 cristiani caldei di Detroit sono diventati 130mila, perché tanti sono scappati dai Paesi dove vivevano. Mi chiedo: perché l’Occidente non interviene di fronte a ciò che sta accadendo in Siria? 160 piccoli villaggi abitati da cristiani sono stati completamente svuotati. In tanti stanno scappando in Libano, non sappiamo quanti siano. Ho visto il nostro vescovo di Damasco piangere come un bambino: ogni cristiano in Siria ha bisogno del nostro aiuto, di ogni pezzo di pane, di ogni bicchiere d’acqua…». Per l’arcivescovo Chacour quanto accaduto negli ultimi anni in Tunisia, Egitto, Libia e Siria rappresenta «un cambiamento nella storia islamica, prima infatti c’erano lotte di potere al vertice che non coinvolgevano il popolo. Non eravamo contenti – dice – con i regimi totalitari, ma non lo siamo neanche oggi, anche per il rischio che si finisca per applicare la sharia, la legge islamica, che sarebbe esecrabile. Non sappiamo che cosa succederà nel lungo periodo».(…)
Vatican Insider La Stampa

Integrazione o devastazione?
28/5/2013 – Attimi di paura venerdì sera in via del Porto a Cattolica. Un uomo, armato di bastone, ha iniziato a prendere di mira le auto parcheggiate, mandando in frantumi quattro specchietti. Il tutto è successo intorno alle 22 e ad assistere alla scena c’erano decine di persone spaventate. Quando qualcuno dei testimoni dell’attimo di follia ha provato a dirgli qualcosa per placare la sua furia, l’uomo, probabilmente senegalese, ha iniziato a urlare «italiani di m…» e altri insulti. A uno dei passanti ha anche lanciato un sasso, senza però colpirlo, provocando un fuggifuggi generale. La paura è stata tanta perché il pensiero presumibilmente portava ai tragici fatti di Milano di alcuni giorni fa. Il raid è durato qualche minuto e a colpi di bastone lo straniero ha danneggiato diverse auto. Alcuni dei proprietari delle macchine ammaccate e con gli specchietti frantumati hanno sporto denuncia ai carabinieri della tenenza di Cattolica. La sera stessa, i passanti avevano chiamato il 112 per segnalare quello che stava combinando l’uomo ma quando la pattuglia è arrivata l’uomo si era dileguato.
Corriere Romagna