2014 Comunicati  20 / 05 / 2014

Rassegna stampa del 20.05.2014 (i titoli sono redazionali)

Terra Santa/1
17/4/2014 – “A volte credo sia più semplice andare in America che a Gerusalemme. Eppure è lontana soltanto sei miglia da casa nostra”. Così Marcelline, una giovane di Betlemme, descrive ad Aiuto alla Chiesa che Soffre le difficoltà di molti cristiani palestinesi che non possono recarsi nei luoghi sacri perché non hanno ottenuto dal governo israeliano l’autorizzazione necessaria a oltrepassare il muro. “Non dovrebbe servire un permesso per visitare i luoghi cari alla nostra fede”, prosegue la ragazza che nella domenica delle Palme ha partecipato assieme alla sua famiglia alla processione commemorativa dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme. È un’iniziativa a cui ogni anno prendono parte migliaia di cristiani da tutto il mondo. (…) Con la costruzione nel 2002 della barriera di separazione israeliana è divenuto molto difficile per i palestinesi dei territori occupati entrare in Israele. Inoltre un numero crescente di cristiani lamenta disparità e irregolarità nel rilascio dei permessi da parte del governo di Israele. “Il sistema di assegnazione delle autorizzazioni sembra non rispondere ad alcuna logica – aggiunge Yusef Daher, del Centro interecclesiale di Gerusalemme – Perfino all’interno di una stessa famiglia è garantito l’accesso soltanto ad alcuni membri”.
Zenit.org

Terra Santa/2
8/5/2014 – Gerusalemme – L’ondata di fanatismo e d’intimidazione contro i cristiani continua. Un’altra minaccia è stata incisa lunedì, 5 maggio 2014, davanti all’ufficio dell’Assemblea degli Ordinari cattolici, presso il Notre Dame di Gerusalemme: “Morte agli arabi e ai cristiani e a tutti coloro che odiano Israele”.
I.lpj.org

Caifa, chi siamo noi per giudicarti?
23/4/2014 – “Da Giovanni XXIII a Francesco: Ebrei e cristiani in dialogo” è il tema del convegno organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio che si svolgerà a Roma lunedì 28 aprile presso la sala convegni di via della Paglia 14/b, con inizio alle ore 10. Il giorno successivo alla canonizzazione, nella prima sessione di lavoro presieduta da Marco Impagliazzo, i rapporti di san Giovanni Paolo II con gli ebrei saranno esaminati da Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, dal cardinale Walter Kasper, presidente emerito della Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo e dai rabbini Riccardo Di Segni e David Rosen. Nella sessione pomeridiana, presieduta da Mons. Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone, interverranno il cardinale Kurt Koch sul tema “Dal Concilio Vaticano II: una storia di dialogo”, il direttore generale del Gran Rabbinato d’Israele Oder Wiener (I viaggi dei papi in Israele) e lo storico Marco Roncalli (Giovanni XXIII e gli ebrei). Il rabbino Abraham Skorka, argentino, amico da lunga data di papa Francesco, concluderà i lavori intervenendo sul tema “Papa Francesco e gli ebrei”.
Zenit.org

Andare oltre…
12/5/2014 – “Se domani venisse una spedizione di marziani e uno dicesse: “Voglio il battesimo!”. Cosa accadrebbe?». Durante la messa mattutina a Santa Marta Francesco evoca un paradossale incontro con gli alieni per spiegare il senso delle Scritture appena ascoltate. E per ricordare a vescovi, sacerdoti e fedeli che le porte della Chiesa non si devono mai chiudere. Nell’ormai quotidiano appuntamento con le omelie papali, seguitissime in tutto il mondo, Francesco continua a chiedere alla Chiesa di osare, di lasciarsi condurre «dallo Spirito Santo oltre i limiti». (…)«È una cosa che non si poteva pensare quella – commenta il Papa – Se domani venisse una spedizione di marziani, per esempio, e alcuni di loro venissero da noi, ecco… marziani, no? Verdi, con quel naso lungo e le orecchie grandi, come vengono dipinti dai bambini … E uno dicesse: “Ma, io voglio il battesimo!”. Cosa accadrebbe?”. (…) “Tante volte noi in Chiesa sia- mo una ditta per fabbricare impedimenti, perché la gente non possa arrivare alla grazia. Che il Signore ci faccia capire questo”. (…)
Vaticaninsider

… per andare all’inferno?
12/5/2014 – ”Il mio augurio per la Chiesa italiana è che si possa parlare di qualsiasi argomento, di preti sposati, di eucarestia ai divorziati, di omosessualità, senza tabù, partendo dal Vangelo e dando ragioni delle proprie posizioni”. A dirlo, in un’intervista a QN, il segretario generale della Cei Nunzio Galantino, secondo cui con “Francesco la Chiesa italiana ha un’occasione straordinaria di riposizionarsi rispetto alle attese spirituali, morali e culturali”. ”In passato ci siamo concentrati esclusivamente sul no all’aborto e all’eutanasia. Non può essere così, in mezzo c’è l’esistenza che si sviluppa”, afferma Galantino. ”Io non mi identifico con i visi inespressivi (!!! ndr) di chi recita il rosario fuori dalle cliniche che praticano l’interruzione della gravidanza ma con quei giovani che sono contrari a questa pratica e lottano per la qualità delle persone, per il loro diritto alla salute, al lavoro” (…)
Gazzetta del Sud

Il dialogo ecumenico secondo i musulmani di Boko Haram
Le liceali rapite sono state convertite all’Islam. Saranno liberate in cambio dei nostri prigionieri”. Parola dei militanti islamici di Boko Haram che un mese fa hanno sequestrato 300 giovani e che ora hanno diffuso un nuovo video. (…) Nel video 100 ragazze coperte dal velo – Dura 17 minuti il nuovo video diffuso dal gruppo integralista e mostra un centinaio di ragazze, presentate come le liceali rapite il 14 aprile, coperte integralmente da un velo e in preghiera in un luogo non identificato. In sottofondo si sente la voce di Abubakar Shekau, leader di Boko Haram, che propone la liberazione delle adolescenti in cambio del rilascio di prigionieri appartenenti al gruppo estremista. In totale le liceali rapite il mese scorso, mentre erano a scuola, sono quasi trecento. (…)
Tgcom24

Pollice verde
13/5/2014 – Recita i versetti del Corano alle tue piante, cresceranno più in fretta. Non si tratta di un miracolo operato dal testo sacro per eccellenza dell’Islam, quanto di una scoperta fatta da una studentessa turca, che non ha esitato a definirla “rivoluzionaria”, per la gioia dei quotidiani della Mezzaluna, che si sono gettati sulla notizia. Fatma Akkilic, questo il nome della “scienziata” ha costruito una serra nella provincia mediterranea di Mugla, piantando germogli di pepe e mettendovi di fianco diversi tipi di musica, fra cui classica, turco-araba, rock e appunto i versetti recitati del Corano. Miracolo di Allah o semplice coincidenza, sono bastate 5 ore di versetti per 20 giorni per fare crescere la piantina molto più delle altre. Se infatti in compagnia del Corano la pianta è cresciuta di ben 20 centimetri, quelle cresciute in silenzio hanno raggiunto appena 13 centimetri e quelle accompagnate da musica turco araba non sono cresciute del tutto.
La Stampa

Scuola laica con lezione di islamismo
Il Corano nei suoi aspetti fondamentali, la storia dell’islam e la religione musulmana declinata in tutte le sue variabili. Cioè, la vita delle persone musulmane. È il contenuto del progetto che la Coreis, Comunità Religiosa Islamica Italiana, ha proposto a due istituti torinesi, il Liceo Einstein e l’Istituto Giulio, e che per mesi i ragazzi di alcune classi hanno portato avanti con i loro docenti. Ne sono scaturiti due video e alcune ricerche (diventate una mostra) che oggi vengono presentati nella Giornata della Cultura Islamica all’auditorium dell’Einstein in via Pacini 28, con la partecipazione, tra gli altri, dell’imam Yahya Pallavicini, di monsignor Guido Fiandino, del rabbino Alberto Somekh. “Un modo nuovo di avvicinare una religione, e una cultura, con la quale ormai conviviamo da tempo”, dice la preside del Giulio, Giulia Abbio. L’ottica è stata quella della coesione sociale e dell’approfondimento didattico. “Il progetto – prosegue Marco Chiauzza, dirigente dell’Einstein – ha toccato temi come l’economia islamica, l’alimentazione halal e kosher, oltre che grandi temi culturali come l’Islam e Dante e l’apporto dell’Islam alle scienze”. (…)
(Da La Stampa del 15/05/2014, edizione torinese, pag. 56)

Modernismo: quando il circo diventa una fogna
17/5/2014 – Nel «giardino variopinto del Signore c’è spazio per tutte le moltitudini». Parola di Christoph Schoenborn, intervenuto ieri sul caso che sta terremotando l’Austria. L’influente cardinale di Vienna ha scritto nella sua consueta rubrica sul quotidiano Heute, che «non tutti coloro che sono nati uomini, si sentono anche uomini, e la stessa cosa può valere anche per le donne. Meritano il nostro rispetto come tutti gli altri esseri umani». Il riferimento a Conchita Wurst, la drag queen che ha stravinto l’Eurovision song contest, è esplicito. (…)
La Stampa