2012 Comunicati  19 / 06 / 2012

Rassegna stampa del 15.06.2012

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza

Comunicato n. 65/12 del 15 giugno 2012, Sacro Cuore

Rassegna stampa del 15.06.2012 (i titoli sono redazionali)

Quando la normalità fa notizia
(27.05.2012) – MOSCA – La polizia russa ha impedito oggi ad un gruppo di omosessuali di organizzare un gay pride per le strade di Mosca ed ha fermato alcuni attivisti per i diritti degli omosessuali e dei cristiani ortodossi che si opponevano alla parata. Le forze dell’ordine sono intervenute ed hanno fermato una decina di attivisti gay che si erano radunati davanti al municipio. La manifestazione era stata infatti vietata per il settimo anno consecutivo con la motivazione che avrebbe provocato ”reazioni negative”.
Fonte: Corriere della Sera

(7.06.2012) Mosca – Gay pride vietati per i prossimi 100 anni. Lo ha stabilito un tribunale di Mosca, che ha ritenuto legale il bando alle manifestazioni che promuovono la parità dei diritti per gli omosessuali fino al 2112, deciso dall’amministrazione della capitale. Lo ha reso noto alle agenzie russe il leader del movimento Lgtb, Nikolai Alexeev, il quale ha poi anticipato che farà ricorso presso il tribunale competente e alla Corte europea per i diritti dell’uomo. (…)
Fonte: Agi

La fede profonda del mondo piccolo
(1.06.2012) Mio padre, alla domanda di don Camillo che chiede cosa si può fare di fronte a una catastrofe, fa rispondere al ‘suo’ Cristo: “Ciò che fa il contadino quando il fiume travolge gli argini e invade i campi. Bisogna salvare il seme: la fede. Don Camillo, bisogna aiutare chi possiede ancora la fede a mantenerla intatta”». Cosi, citando la saga di Giovannino Guareschi, il figlio dello scrittore, Alberto, entra in punta di piedi nelle vicende di paura e speranza che si intrecciano nelle zone terremotate. (..) La reazione del paese di fronte all’alluvione sembra simile a quella che oggi vediamo di fronte al sisma… «Don Camillo, solo, nella chiesa allagata, per rincuorare la sua gente che lo ascolta raccolta sugli argini dove si è rifugiata, cerca di riaccendere nel loro cuore la speranza: “Fratelli! Le acque escono tumultuose dal letto dei fiumi e tutto travolgono: ma un giorno esse ritorneranno, placate, nel loro alveo e ritornerà a risplendere il sole. E se, alla fine, voi avrete perso ogni cosa, sarete ancora ricchi se non avrete persa la fede in Dio. Ma chi avrà dubitato della bontà e della giustizia di Dio sarà povero e miserabile anche se avrà salvato ogni sua cosa”».
Fonte: Basta Bugie

L’asse Berlino – Tel Aviv
(3.06.2012) Israele sta armando con missili da crociera a testata nucleare dei sottomarini forniti dalla Germania e, in larga parte, finanziati dal governo tedesco. È lo scoop dell’ultimo numero del settimanale Der Spiegel, in cui si legge che Berlino punta, in questo modo, a delle concessioni da parte del governo israeliano sugli insediamenti nei territori occupati palestinesi. La Germania ha sempre negato che sottomarini tedeschi potessero far parte dell’arsenale atomico israeliano. Secondo Der Spiegel, le cui fonti sono alti funzionari del ministero della Difesa, il governo tedesco ha sempre saputo della destinazione dei suoi sottomarini. Tre sono stati già consegnati, mentre altri tre arriveranno in Israele entro il 2017, con la possiblità per lo Stato ebraico di un pagamento dilazionato. A Teheran l’ayatollah Khamenei, in occasione del discorso per l’anniversario della morte del suo predecessore Khomeini, ha messo di nuovo in guardia Israele e Stati Uniti di fronte ad un possibile attacco militare per arrestare il programma nucleare iraniano. “Se i dirigenti sionisti parlano di azione militare”, ha detto, “È perché sanno di essere più vulnerabili di prima. Tutte le azioni mal calcolate ricadranno sulla loro testa come un fulmine”.
Fonte: Euro News

Stragi umanitarie
(5.06.2012) Che differenza c’è fra i bimbi siriani e quelli afghani? Che gli afghani gli ammazziamo noi. E allora nessuno si sogna di “inorridire”. Dall’articolo di Massimo Fini: La differenza tra i morti in Siria e in Afghanistan.
Fonte: Arianna Editrice


Banca Bassotti

(9.06.2012- Sull’home page della banca è riportato in evidenza il suo slogan “Una banca efficiente, sempre al tuo fianco”. Ma i suoi clienti sono abbandonati al loro destino, senza più alcuna possibilità di accedere e utilizzare i propri soldi. Banca Network Investimenti, con un striminzito comunicato ha deciso e comunicato la sospensione di qualsiasi forma di ritiro di moneta e pagamento, con un preavviso di 7 giorni che purtroppo non tutti i clienti hanno avuto modo e tempo di leggere. L’istituto, in amministrazione straordinaria dallo scorso novembre, ha reso noto che il 31 maggio, i commissari, “con il parere favorevole del comitato di sorveglianza e previa autorizzazione della Banca d’Italia, hanno deliberato la sospensione del pagamento delle passività di qualsiasi genere” per un mese. Per il salvataggio – si legge nelle poche righe online – si sono fatti avanti Consultinvest Sim e il gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna, ma nel frattempo i correntisti sono furiosi. Ecco quanto ha dichiarato un cliente di Milano “Nessuno mi ha detto niente e oggi , quando sono andato a pagare il meccanico, il bancomat non funzionava. Nemmeno i bonifici posso fare». “Di fatto- ha aggiunto-, mi hanno tolto i miei soldi. Nel portafoglio ho solo 20 euro in contanti e con il conto bloccato, dove mi viene accreditato lo stipendio, come faccio ad arrivare a fine mese?”.
Fonte: Associazione La Torre

Perseverare è diabolico
(7.06.2012) Gerusalemme – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha approvato la costruzione di centinaia di nuove case nell’insediamento ebraico di Beit El, in Cisgiordania, cui se ne aggiungeranno molte altre nei territori palestinesi occupati. Il governo ha inoltre annunciato l’intenzione di legalizzare 13 dei 18 avamposti in territorio palestinese, contro i quali è stata sottoscritta una petizione, depositata all’Alta corte di giustizia. … Netanyahu ha dato il via libera all’espansione dell’insediamento di Beit El, che accoglierà almeno 300 nuove famiglie. In un secondo momento, il ministro per le Costruzioni Ariel Attias ha aggiunto che verranno realizzate 551 abitazioni in altre zone – non meglio specificate – della Cisgiordania. “Saranno evacuati 30 appartamenti – ha dichiarato in una nota il ministro – ma al loro posto ne verranno realizzati 850. Date le circostanze, questo è un buon compromesso”. In precedenza, la Knesset (il Parlamento israeliano, ndr) aveva respinto una mozione volta a legalizzare un gruppo di insediamenti in territorio palestinese. Il Primo Ministro si era opposto alla legge e ha assicurato di far rispettare la sentenza della Corte suprema, che ha ordinato la demolizione delle case dei coloni perché sorgono su terreni “appartenenti a privati cittadini palestinesi”. Ulpana è parte integrante della colonia di Beit El, edificata su terreni conquistati da Israele nella guerra del 1967. I palestinesi ne rivendicano il diritto legittimo, sottolineando che l’area dovrà rientrare nel futuro Stato. Secondo il diritto internazionale, tutti gli insediamenti dei coloni in Cisgiordania e a Gerusalemme Est sono illegali, anche se il governo di Tel Aviv contesta la decisione rivendicando il possesso di alcune aree appartenenti per storia e tradizione agli ebrei. La controversia legata ai territori è uno dei principali ostacoli al cammino di pace fra israeliani e palestinesi, con i secondi che vedono ridursi sempre di più le porzioni di territorio e la speranza di veder nascere un proprio Stato. (…)
Fonte: Asia News

Teppaglia sionista
(8.06.2012) Gerusalemme – Estremisti di destra israeliani la scorsa notte hanno lasciato le scritte “Morte agli arabi” e “Vendetta” su diversi edifici di Neve Shalom, un villaggio ad una ventina di km da Gerusalemme fondato negli anni 70 e dove vivono insieme ebrei e palestinesi cittadini di Israele. Gli estremisti hanno anche tagliato i pneumatici di diverse automobili sulle quali hanno dipinto la stesse scritte. Negli ultimi due anni, in particolare negli ultimi mesi, ultranazionalisti legati al movimento dei coloni israeliani hanno preso di mira, prima in Cisgiordania poi anche a Gerusalemme, moschee, chiese, istituti scolastici palestinesi e le poche realtà di coesistenza tra ebrei e arabi. Gli estremisti parlano di “prezzo da pagare” da parte dei palestinesi ogni volta che il governo decide misure non in linea con i desideri del movimento dei coloni. Nei giorni scorsi il premier Netanyahu ha ordinato la demolizione di cinque edifici costruiti in un avamposto colonico in Cisgiordania, Ulpana. Allo stesso tempo ha assicurato che altri 300 coloni avranno una casa nell’insediamento adiacente di Bet El. La polizia israeliana ogni volta annuncia l’apertura di una indagine ma sino ad oggi questi attacchi ed intimidazioni sono rimasti quasi sempre senza un colpevole.
Fonte: Nena-News Globalist

In attesa che sia reato parlare di Paperopoli (offende e umilia i paperi)
(13.06.2012) MILANO – Lega e Pdl sono stati condannati – primo caso del genere in Italia – per discriminazione, in relazione ai manifesti e ai discorsi nei quali, durante la campagna elettorale del maggio 2011, avevano usato il termine Zingaropoli. «Emerge con chiarezza la valenza gravemente offensiva e umiliante di tale espressione, che ha l’effetto non solo di violare la dignità dei gruppi etnici sinti e rom, ma altresì di favorire un clima intimidatorio e ostile nei loro confronti»: così scrive il giudice del Tribunale di Milano Orietta Miccichè nella sentenza, depositata lo scorso 24 maggio. A intentare la causa civile nei confronti dei due partiti politici era stata l’associazione Naga, associazione volontaria di assistenza socio sanitaria e per i diritti di cittadini stranieri, rom e sinti. (…)
Fonte: Agere Contra

Siria sulla via della democrazia: profanata chiesa greco cattolica
(13.06.2012) Una banda di miliziani radicali ha fatto irruzione questa mattina nella chiesa greco-cattolica di Sant’Elia a Qusayr, cittadina nei pressi di Homs, profanandola. I miliziani hanno forzato la porta, hanno suonato le campane in segno di scherno, hanno deriso simboli sacri della fede cristiana con il solo scopo di compiere un’azione dimostrativa e deridere la comunità cristiana. “E’ la prima volta che, nel conflitto in corso, accade un episodio del genere, in cui si colpiscono deliberatamente simboli sacri”, nota con preoccupazione una fonte locale di Fides. Alcuni testimoni oculari hanno raccontato a Fides l’irruzione nella chiesa di Qusayr dicendosi “addolorati e terrorizzati”. Il gesto è stato condannato da sacerdoti e autorità cattoliche che parlano di “segnale preoccupante, che conferma il tentativo di alcune bande armate di scatenare una guerra confessionale”. (…)
Fonte: Fides.org