2023 Comunicati  05 / 05 / 2023

La festa di San Pio V

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 52/23 del 5 maggio 2023, San Pio V

La festa di San Pio V

5 MAGGIO.  SAN PIO V Papa e Confessore, 1504-1572 

Il nome di Pio, diventato così frequente nei Papi del nostro tempo, nel passato non fu scelto da molti pontefici. Si chiamò Pio, per la prima volta, nel 142, il decimo Papa della successione Apostolica, che fu un Papa santo.

Poi, per più di 13 secoli, non si ebbe più un Papa di quel nome. Si chiamò, finalmente, Pio il senese Enea Silvio Piccolomini, nel 1458. Col suo nome fondò, nella campagna dov’era nato, una città bellissima, chiamata ancora Pienza.

Passò quasi un mezzo secolo e la Chiesa ebbe un altro Pio, il terzo; e dopo un altro mezzo secolo, il quarto. Subito dopo, fra Michele da Bosco, nel 1566, prese il nome di Pio V ed è il Santo di oggi. Per collocarlo nella storia della Cristianità, basta dire : è il Santo Papa della battaglia di Lepanto.

Non ch’egli fosse un guerriero o un ammiraglio, ma perché la vittoria della flotta cristiana contro quella turca, fu attribuita all’efficacia delle sue preghiere.

Pio V era nato a Bosco, vicino ad Alessandria, ed era stato, nell’infanzia, un pastorello. Entrato nell’Ordine domenicano, fu prima nei conventi di Voghera e di Vigevano, poi all’Università di Bologna, quindi a Roma, dove gli venne data la carica di Commissario dei Santo Uffizio. Eletto Vescovo e creato Cardinale, ebbe poi la nomina di Inquisitore generale dell’universo cristiano.

Il nome d’Inquisitore non ha goduto — come si suol dire — di buona stampa da quando tutta la letteratura romantica e laicista ha dipinto l’Inquisizione coi più foschi colori. Ma gli storici più sereni e profondi fanno altro giudizio sugli Inquisitori come il Cardinale Ghislieri. Perché il grande Inquisitore era l’esempio più chiaro di profondissima umiltà, di carità e di pietà. Eletto Papa, decretò subito che le somme destinate ai festeggiamenti fossero distribuite ai poveri. « I beni della Chiesa dichiarò — sono dei bisognosi ». E ai parenti, che si erano precipitati a Roma nella speranza dei suoi favori, disse : I parenti del Papa sono sufficientemente ricchi se ignorano l’indigenza ». 

A un nipote, che aveva approfittato della parentela col Papa per i suoi privati interessi, mostrò una candela accesa, dicendogli:  « Prima che questa candela sia consumata, tu dovrai abbandonare Roma ». Per conto suo, egli si mantenne frate anche sul trono pontificio, facendosi riadattare, per economia, gli abiti del suo predecessore, dormendo in un lettino da campo, in continua penitenza e preghiera. 

Ma abbiamo detto che Pio V è il Papa di Lepanto. Ed ecco perché. I Turchi, diventati potentissimi, stavano per invadere tutta l’Europa, approfittando specialmente delle discordie tra i vari stati cristiani. L’Europa poteva essere da un momento all’altro sommersa dalla marea turca e i sovrani europei non conoscevano che gelosie, invidie e rivalità. 

Soltanto Pio V valutava il grande pericolo, e cercò in ogni modo, pregando, scongiurando, piangendo, di mettere concordia tra i vari popoli e di cementare l’unione dei principi cristiani. La sua azione diplomatica fu intensissima, ma anche più fervida fu la sua azione mistica, con la penitenza e la preghiera. Si armò del Rosario, aggiungendo tra le invocazioni alla Madonna quella di : Auxilium christianorum, ora pro nobis. Il Sultano Solimano ebbe perciò a dire: « Ho più timore delle preghiere del Papa che dell’esercito dell’Imperatore Massimiliano ». 

Fu così che il 7 ottobre 1571 la flotta cristiana, ancora divisa e discorde, incontrò nelle acque di Lepanto la flotta turca, riportando una clamorosa quanto inattesa vittoria. In quell’ora, Pio V stava parlando d’amministrazione col conte Bussotti. S’interruppe, come gli fosse giunto un misterioso annunzio. Si avvicinò alla finestra e, volto verso l’Oriente, esclamò: « Non ci occupiamo più di affari, ma andiamo a ringraziare il Signore. La Madonna ha fatto il miracolo. La flotta cristiana ha vinto ». 

Diede ordine che a mezzogiorno tutte le campane suonassero, in onore della Madonna e in ricordo di quella vittoria. E anche oggi, le campane di mezzogiorno dovrebbero ricordare a tutti Cristiani che, se i Turchi nel Cinquecento, non sommersero la civiltà cristiana ciò si dovette all’intercessione della Madonna, invocata da San Pio V come ausilio e soccorso » della Chiesa, sempre dilaniata e indebolita dalle nostre invidie, gelosie e rivalità di indegni Cristiani.

Profilo tratto da: Piero Bargellini, I SANTI DEL GIORNO, Vallecchi Editore, Firenze, 1958.

Lettura consigliata: Don Ugolino Giugni, San Pio V. Il Papa della S- Messa e di Lepanto, C.L.S.
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