2021 Comunicati  18 / 02 / 2021

I frati slavi massacrati dai partigiani titini nel 1945

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 16/21 del 18 febbraio 2021, San Simeone

I frati slavi massacrati dai partigiani titini nel 1945

Martiri di Siroki Brijeg 

(…) Il santuario di Siroki Brijeg, titolato alla Madonna Assunta in Cielo, costituisce l’autentico vessillo religioso dell’Erzegovina, riconosciuto anche al di fuori dei confini della piccola regione.

Quel monastero, vero e proprio scrigno della storia e delle memorie del popolo croato di Erzegovina, fu teatro, il 7 febbraio 1945, di una delle più efferate stragi commesse dai partigiani comunisti locali, eccidio rimasto indelebile nella memoria della gente del luogo nonostante tutti i tentativi, anche violenti, delle autorità comuniste di far dimenticare l’episodio. Il complesso comprendente il santuario, il convento, una scuola e una chiesa, era stato costruito nel 1846 (durante la dominazione turca), grazie alla dedizione di dodici francescani originari dell’Erzegovina e provenienti da Kresevo, in Bosnia. Col passare degli anni, quel luogo era divenuto il simbolo cristiano più importante di tutta l’Erzegovina; per questo motivo un gruppo di partigiani comunisti decise di distruggerlo dalle fondamenta, al fine di sradicare dal cuore del popolo la fede cattolica e la benevolenza e la riconoscenza verso i frati francescani.

Arrivati a Siroki Brijeg alle tre del pomeriggio del 7 febbraio 1945, i partigiani trovarono nel monastero trenta religiosi, alcuni dei quali erano professori nel ginnasio adiacente il santuario. Con minacce e bestemmie cercarono di persuadere i frati a lasciare l’abito religioso; al rifiuto di questi, presero i francescani uno ad uno, li portarono fuori dal convento e li uccisero. Testimoni oculari hanno successivamente raccontato che i frati andarono incontro alla morte pregando e cantando le litanie della Madonna. Terminata l’esecuzione i loro corpi furono cosparsi di benzina e bruciati. Non paghi di questo, i partigiani oltraggiarono e cancellarono la scritta sulla pietra invocante Dio e la Madonna, posta sopra l’ingresso del convento, e distrussero la biblioteca, contenente circa 150 mila volumi, che documentavano le tappe della storia e delle sofferenze del popolo croato di Erzegovina.

Di seguito i nomi dei trenta martiri di Siroki Brijeg:

– Fra Bruno Adamcik, di 37 anni;

– Fra Marko Barbaric, di 80 anni. Quel 7 febbraio 1945 giaceva a letto ammalato di tifo. Gli ufficiali comunisti ordinarono di portarlo fuori, trasportandolo su una coperta. Quindi fu ucciso e buttato nel fuoco assieme agli altri confratelli;

– Fra Jozo Bencun, 76 anni;

– Fra Marko Dragicevic, 43 anni, professore di greco e latino;

– Fra Miljenko Ivankovic, 21 anni;

– Fra Andrija Jelcic, 41 anni;

– Fra Rudo Juric, 20 anni;

– Fra Fabijan Kordic, 55 anni;

– Fra Viktor Kosir, 21 anni;

– Fra Tadija Kozul, 36 anni, professore di filosofia, greco e latino;

– Fra Krsto Kraljevic, 50 anni;

– Fra Stanko Kraljevic; 74 anni;

– Fra Zarko Leventic, 26 anni. Anch’egli ammalato di tifo, fu preso e ucciso come gli altri confratelli;

– Fra Bonifacije Majic, 62 anni, professore e catechista;

– Fra Stjepan Majic, 20 anni, avevaappena terminato il noviziato;

– Fra Arkandeo Nuic, 49 anni, professore di greco, latino, tedesco e francese;

– Fra Borislav Pandzic, 35 anni, professore di religione;

– Fra Kresimir Pandzic, 53 anni, professore di lingua classica e direttore della scuola;

– Fra Fabijan Paponja, 48 anni;

– Fra Nenad Venancije Pehar, 35 anni, professore di filosofia;

– Fra Melhior Prlic, 53 anni;

– Fra Ludovik Rados, 20 anni, aveva appena terminato il noviziato;

– Fra Leonard Rupcic, 38 anni, professore di francese;

– Fra Mariofil Sivric, 32 anni,

– Fra Ivo Sliskovic, 68 anni;

– Fra Kornelije Susac, 20 anni;

– Fra Dobroslav Simovic, 38 anni, professore ed educatore dei seminaristi;

– Fra Radoslav Vuksic, 51 anni, professore di matematica e fisica, direttore del ginnasio per sei anni;

– Fra Roland Zlopasa, 33 anni, professore;

– Fra Leopold Augustin Zubac, 55 anni, professore.

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