2019 Comunicati  15 / 02 / 2019

Siria: il crimine dell’embargo

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza86477
Comunicato n. 13/19 del 15 febbraio 2019, San Faustino

Siria: il crimine dell’embargo

Embargo: ci sono anche vittime senza proiettili
Sempre più ripercussioni negative stanno influenzando le condizioni di vita dei civili siriani, mentre alcuni stati occidentali continuano a imporre sanzioni economiche contro la Siria.

La guerra economica, sia che impedisca lo scambio commerciale o utilizzi i mass media o punisca coloro che aiutano la Siria, ha molti obiettivi a breve e a lungo termine; essenzialmente cerca di creare problemi economici che causano la divisione nella società siriana e influenzano l’ambito degli investimenti dopo che si era visto di recente un miglioramento, poiché questa guerra economica cerca di allontanare investitori e uomini d’affari, dice un rapporto pubblicato dall’agenzia di stampa siriana SANA.
L’obiettivo più importante delle sanzioni contro la Siria è di bloccare la produzione locale al fine di trasformare la Siria in uno stato dai consumi dipendenti da altri paesi, invece di essere uno stato produttivo autosufficiente.
Gli effetti delle sanzioni economiche e l’embargo sulle condizioni di vita non sono una novità per i siriani; secondo l’analista economico Shadi Ahmad, da quando gli stati occidentali hanno proibito l’importazione di petrolio dalla Siria, il reddito annuale del bilancio dello Stato ne ha risentito, riducendo così la capacità del governo di soddisfare le esigenze del mercato locale rispetto a come avveniva prima del 2011.
Ahmad menziona altre misure che hanno messo sotto pressione la situazione economica, tra cui impedire ad alcune petroliere di entrare nelle acque siriane anche se ciò è illegale, ma ciò è comunque avvenuto e ha causato gravi tagli di energia a causa della mancanza di carburante.
Ha anche menzionato le sanzioni dell’UE nei confronti degli uomini d’affari siriani per limitare le loro attività che contribuiscono a fornire forniture e merci al mercato siriano, oltre alle decisioni di limitare i trasferimenti di denaro da parte dei siriani all’estero che ha avuto effetti dannosi.
Il più recente degli atti ostili che hanno come obiettivo l’economia siriana è il disegno di legge approvato dal Congresso americano, che reca il nome ipocrita “Caesar Syria Civilian Protection Act” nonostante il fatto che blocchi effettivamente le forniture essenziali e necessarie per il popolo siriano.
Ahmad riporta che questo atto cerca di punire le compagnie non siriane, siano esse di Russia, Cina, India, ecc. se forniscono ai Siriani uno qualsiasi dei materiali essenziali necessari al settore economico.
Il Caesar Act si rivolge a qualsiasi potenziale contributore al finanziamento o all’attuazione di progetti di ricostruzione, settori dell’energia, compagnie dell’aviazione civile e la Banca Centrale Siriana.

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