2015 Comunicati  04 / 12 / 2015

Scuole francesi e religione laicista

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 99/15 del 4 dicembre 2015, Santa Barbara

Altro che vietare il presepe, in Francia sono già oltre: «Bambini, intonate inni e canti alla laicità»

ecoleLa laicité ormai è a tutti gli effetti una religione di Stato. Così nelle scuole, il 9 dicembre, bisogna «celebrarla in modo solenne». Con tanto di alberello

In Francia vige il più rigido laicismo ed è ovviamente vietato cantare a scuola per Natale motivi tradizionali come Il est né le divin enfant o Douce Nuit, sainte nuit. Però, è consigliato «intonare inni, fare canti e opere musicali» ispirati alla «laicità». Il 9 dicembre, infatti, sarà il 110mo anniversario della legge del 1905 sulla separazione tra Chiesa e Stato e bisogna «celebrarlo in modo solenne».

GIORNATA DELLA LAICITÀ. Il rettore dell’accademia di Nancy-Metz ha scritto a tutte le scuole sotto la sua giurisdizione: «Il capo dello Stato ha suggerito all’indomani degli avvenimenti di gennaio che la giornata della laicità, fissata nella data dell’anniversario del voto della legge di separazione tra Chiesa e Stato, sia celebrata con solennità nelle scuole e in tutti gli stabilimenti. La terribile tragedia del 13 novembre non può che rafforzare oggi questa volontà di mobilitarci intorno ai valori della République».

CARTA DELLA LAICITÀ. Il rettore Gilles Pécout, nominato nel 2014 da François Hollande, scrive che i presidi possono mettere in campo «diverse iniziative» ma «in ogni caso la carta della laicità deve essere al centro di tutti gli avvenimenti». A scanso di equivoci, fornisce qualche consiglio favorendo «lavori di esplorazione lessicale, di produzione letteraria o poetica» a partire proprio dalla Carta.

TESTI CHE CONTANO. Vivamente consigliata anche la «lettura comparata» di testi fondamentali come «la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, la legge del 1882 sulla laicità a scuola, la legge del 9 dicembre 1905, le Costituzioni del 1946 e 1958, la convenzione per i diritti del bambino e la legge del 2004 sui simboli manifesti», quella che per intenderci vieta di appendere un crocifisso in classe o ad alunni e insegnanti di portarlo al collo in modo visibile.

«INNI ALLA LAICITÀ». Le religioni ovviamente non si devono bandire, si possono anche usare in modo strumentale «facendo una lettura comparata di testi sacri di religioni diverse che veicolino lo stesso messaggio di fraternità e pace». Segno che in Francia la laicità è ormai la vera e propria religione dello Stato, il rettore consiglia alle scuole di comporre «canti e inni» alla laicità, di rappresentarla con «esposizioni e quadri» e di festeggiarla «piantando l’albero della laicità o lanciando dei palloncini».

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