2015 Comunicati  13 / 04 / 2015

Pasqua di sangue per i cristiani di Aleppo

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 36/15 del 13 aprile 2015, Sant’Ermenegildo

fratelli_aleppo_salesianiLa Pasqua di Aleppo: tragedia nei quartieri cristiani attaccati con missili dei ribelli
Questo messaggio é giunto stamattina (domenica 12 aprile 2015) dalla città di Aleppo: Si prega di diffondere: Una settimana piena di sangue per i cristiani di Aleppo. Missili Grad sulle zone cristiane, chiese, case. Decine di morti, famiglie sotto le macerie, palazzi interi per terra, ospedali pieni di feriti. E’ tutta gente povera che aveva solo la propria casa, e ora non sa dove andare! Non sappiamo che fare! Ma fino a quando questo compromesso silenzio internazionale?! Firma: un scerdote cattolico aleppino.
Ora Pro Siria

La guerra in Siria colpisce ancora due giovani di Don Bosco
Ancora una volta la Famiglia Salesiana di Aleppo saluta due giovani dell’oratorio in partenza per il cielo.La tempesta della feroce guerra in corso in Siria ha colpito di nuovo i ragazzi di Don Bosco. Con tanta tristezza abbiamo ricevuto la notizia della morte dei due giovani fratelli Anwar Samaan e Misho Samaan insieme alla madre Minerva, causata da un razzo caduto sulla loro casa oggi 10 aprile 2015. Anwar e Misho hanno trascorso la loro fanciullezza e giovinezza nella casa di Don Bosco, e da animatori hanno lasciato nell’animo di tanti un segno di gioia e di amore alla vita. Anwar è il fratello maggiore (nato il 20 luglio 1993) mentre Misho è il minore (07 settembre 1998): due giovani nel fiore della vita. Salesiani del Medio Oriente danno le condoglianze alla loro famiglia e a tutti i loro amici e conoscenti. Preghiamo affinché la pace e la gioia del Signore Risorto raggiunga il cuore del nostro Medio Oriente ferito. I salesiani del Medio Oriente
Donboscomor.org

Operatore della Caritas muore sotto i bombardamenti ad Aleppo
L’operatore di Caritas Siria, Safouh Al-Mosleh, è rimasto ucciso a mezzogiorno di martedì 7 aprile, nel bombardamento che ha centrato la sua casa, situata nella zona di piazza Farhat, dove sono concentrate le cattedrali greco-cattolica, armena e maronita. Il quartiere, caratterizzato da una forte presenza cristiana, di recente è stato colpito da pesanti bombardamenti da parte dei gruppi ribelli di matrice jihadista che continuano a combattere contro il regime di Assad. Secondo la ricostruzione fornita da Caritas Internationalis, la famiglia di Safouh Al Mosleh era stata già evacuata, e lui era tornato a casa per un controllo veloce quando l’abitazione è stata raggiunta dai colpi di artiglieria. Safouh aveva circa quarant’anni, apparteneva alla comunità greco-cattolica e aveva iniziato a lavorare per la Caritas da più di un anno. Secondo informazioni fornite da Caritas Siria e pervenute all’Agenzia Fides, l’intensità del conflitto nel nord del Paese sta aumentando di giorno in giorno, dopo che le milizie jihadiste hanno conquistato la città di Idlib, situata non lontano dalla strada che unisce Aleppo a Damasco. Aleppo ora è minacciata sia dai jihadisti dello Stato Islamico che da quelli che fanno capo al Fronte Al Nusra, legato ad al-Qaida. Finora, in quella parte della Siria, le due entità jihadiste continuano a essere in lotta tra loro. Anche nella notte tra il 7 e l’8 aprile un attacco kamikaze compiuto da adepti dello Stato Islamico ha colpito postazioni quaidiste a nord di Aleppo, provocando decine di morti, compreso l’emiro Abu Maria, legato ad al Nusra.
Fides.org